Il fotografo canadese Edward Burtynsky esplora il mondo attraverso paesaggi molto particolari, dove l’uomo ha “messo mano” sulla natura per trasformarla e in qualche modo stravolgerla. Edward è affascinato da cave, miniere, cantieri, discariche, ex industrie, tutti spazi dove l’uomo ha irrimediabilmente mutato il significato e la natura di luoghi che prima erano incontaminati, puri. Il fotografo afferma di vedere in questo mutamento una sorta di metafora dell’uomo moderno e della sua esistenza, il quale cerca di rapportarsi con la natura traendone sempre e solo un beneficio personale, in una dipendenza inevitabile che da una parte seduce, dall’altra fa paura.
martedì 8 giugno 2010
Edward Burtynsky, natura industriale
Il fotografo canadese Edward Burtynsky esplora il mondo attraverso paesaggi molto particolari, dove l’uomo ha “messo mano” sulla natura per trasformarla e in qualche modo stravolgerla. Edward è affascinato da cave, miniere, cantieri, discariche, ex industrie, tutti spazi dove l’uomo ha irrimediabilmente mutato il significato e la natura di luoghi che prima erano incontaminati, puri. Il fotografo afferma di vedere in questo mutamento una sorta di metafora dell’uomo moderno e della sua esistenza, il quale cerca di rapportarsi con la natura traendone sempre e solo un beneficio personale, in una dipendenza inevitabile che da una parte seduce, dall’altra fa paura.
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