
Sale la tensione legata alle grandi aspettative in seno alla prossima Conferenza delle Parti (COP15) di Copenaghen. Manca infatti solo un mese al quindicesimo summit organizzato dalla Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite (UNFCCC), che si terrà tra il 7 ed il 18 dicembre 2009 ed il cui scopo è molto ambizioso: diminuire in modo netto le emissioni di Gas Serra (GHG) nei prossimi decenni per contenere il Global Warming (GW). La posta in gioco potrebbe essere molto alta: se si riuscisse a stipulare un nuovo protocollo di intesa, una nuova Kyoto, ma con un programma di taglio delle emissioni più stringente, sarebbe un successo per gran parte della comunità internazionale che si batte per uno sviluppo ecologicamente sostenibile.
Rispetto a Kyoto 1997, molto acqua è passata sotto i ponti.
Al posto di Bush negli USA abbiamo Obama. Discorso simile possiamo farlo per l'Australia ed il Giappone, che hanno visto giungere al governo forze politiche di schieramento democratico e più sensibili alle questioni ecologiche. Addirittura il grande colosso cinese sta rivedendo la sua politica di chiusura totale nei confronti delle questioni ecologiche. Mutamenti più modesti si stanno verificando anche in Brasile, in India e in altri grandi paesi in via di sviluppo. L'Europa, poi, svolge da tempo un ruolo di guida riguardo le problematiche ecologiche. (continua...)
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