
Il piccolo legume conosciuto con il nome di soia è la nuova forza dell'edilizia sostenibile
Per decenni la soia è stata un prodotto interessante solo per l'economia agricola. Oggi, invece, sta attirando l'attenzione di molti altri settori. Emollienti a base di soia sono utilizzati anche dagli installatori di tv via cavo oppure come rivestimenti, ad esempio nel caso della riqualificazione dell'acquario John G. Shedd di Chicago.
Una richiesta in espansione
Gran parte delle attenzioni per questo piccolo seme nascono dal bisogno di soddisfare la richiesta crescente di clienti che soffrono di sensibilità chimica o allergie, o che semplicemente desiderano una migliore qualità dell'aria negli ambienti chiusi della loro casa. I prodotti a base di soia infatti non contengono urea/formaldeide e, in caso siano trattati con sostanze chimiche, non rilasciano emissioni volatili tossiche. Alcuni di questi prodotti sono utilizzati come supporti ai tappeti, come rivestimenti per legno o cemento; come adesivi; coperture o membrane per rivestimenti strutturali. Infine anche come materiale isolante.
Schiuma isolante spray
La schiuma di soia isolante è una novità del mercato, si applica a spruzzo ed è resistente a muffe e funghi. In pratica funziona così: I componenti spray si espandono fino a formare uno strato schiumoso che riveste le superfici e riempie crepe e vuoti del materiale. Una volta trattata, solitamente dopo alcuni secondi, l’applicazione prepara la superficie per il cartongesso o altre rifiniture. Il trasferimento d'aria e di vapore acqueo attraverso le cavità esterne della parete riduce la perdita di energia e inoltre previene la diffusione di umidità e di sostanze inquinanti disperse nell'aria. Anche la trasmissione acustica causata dagli impianti di aria condizionata o dagli impianti idraulici è ridotta dalla schiuma isolante. Il prodotto non ha alcun valore nutritivo per roditori e termiti e con una valutazione del fuoco Classe 1, eccede i requisiti per diffusione della fiamma e sviluppo del fumo. Altro punto a favore è il costo: generalmente inferiore a quello dei sistemi isolanti a base di petrolio.
Ricerca e sviluppo per la soia
La United Soybean Board (USB) ha istituito una cooperativa, nota come National Soybean Checkoff, con cui raccoglie l'1% del prezzo di vendita al netto da tutti i produttori di semi di soia in commercio. I fondi sono poi utilizzati per promuovere e condurre ricerche scientifiche sui semi di soia. La Emega Technologies, in Ohio, un azienda che produce schiume poliuretaniche a base di soia e che le applica su pannelli isolanti di piccola scala, testimonia che il suo isolamento è più sicuro di altri prodotti edili presenti sul mercato. Non emette gas o sostanze chimiche né a lungo né a breve termine ed è facile da modellare. A conferma riporta i numeri delle sue vendite: in crescita.

FANTASTICO!!!
RispondiEliminaDopo mla plastica fatta con il mais, la schiuma isolante fatta con la soia!
... a quando la casetta di biscotti e cioccolato?
un solo dubbio, ma la soia è transegica o "normale"?
Interessante! Sì, bisogna anche vedere come viene prodotta questa soia, quanta ne serve, quali pesticidi usano...etc.etc. E bisogna valutare la durata nel tempo della schiuma. Comunque mi sembra un'idea migliore di molte altre!
RispondiEliminaUn giorno potremo mangiarci la nostra casetta come Hansel e Gretel?
RispondiElimina@sergio puoi inviarmi il link o il materiale da cuia hai tratto quest'informazione?
RispondiElimina@chiara il sito è www.casaeclima.com alla sezione INVOLUCRO
RispondiElimina@Maurizio: io vi aspetto dentro la casetta e poi....vi cuocio tutti! ^_^
RispondiEliminaScherzi a parte, credo che capire la quantità di soia che dovrebbe essere impiegata per coibentare una casa tipo sia un dato importante. I biocombustibili insegnano!!!